lunedì 23 novembre 2009

L'onore nelle armi


Anche alle armi era dedicata la stessa cura che si aveva per la propria persona. Le custodie per gli archi e i foderi per i coltelli erano spesso capolavori di bellezza e complessità e servivano, in una cultura priva della parola scritta, a rendere immediatamene chiaro al proprio nemico le qualità del loro portatore.
A destra: fodero e coltello a "Coda di castoro" Blackfeet della metà dell'800


Una mia replica di un fodero Sioux con un vecchio coltello da scalpo di fine 800





















Con una funzione a metà strada fra una vera e propria parte d'armatura e l'ornamento puramente estetico i pettorali da guerra (Breastplate) sono uno degli oggetti tipici dell'artigianato degli Indiani d'America nell'immaginario collettivo.
Realizzati in osso (hair-pipes), ma anche in corno o conchiglia, e decorati con frange, perle in vetro o ottone, scalpi etc., raggiunsero in realtà un ampia diffusione solo nel periodo successivo al 1880, quando vere e proprie fabbriche ne iniziarono la produzione su larga scala. In origine realizzare un hair pipes era un procedimento lungo e dispendioso. Gli esemplari più antichi erano ricavati da una particolare conchiglia (Indian Chank shell) opportunamente lavorata. Si trattava dunque di materiali che percorrevano un lungo tragitto prima di arrivare nell'area delle Grandi Pianure, partendo dalle coste del Pacifico ed essendo oggetto di diversi baratti lungo il percorso.



Una mia replica di un Breastplate Sioux realizzato con hair-pipes in osso, perle in vetro, sfere in ottone da un unica lastra, divisori in cuoio, pelle di daino, cotone incerato ed una "Moon Shell" come ornamento centrale.





Breastplate Blackfeet




















Altra replica di un Breastplate
con decoro centrale realizzato con "Pony beads"






Eleganza delle praterie

Casacca Lakota (Sans Arc) 1870

Le 500 Nazioni, come sono stati definiti i popoli che vivevano nel continente Nord Americano allo sbarco di Colombo, tenevano in grande considerazione il proprio aspetto fisico e la cura del proprio abbigliamento. La bellezza dei decori, degli ornamenti e
dei copricapi servivano a rendere visibile a tutti lo status del guerriero che li indossava ed a ricordare le gesta di coraggio da lui compiute in battaglia.
Insieme all'eleganza personale in alta considerazione era anche tenuta la bellezza degli oggetti appartenenti al singolo individuo o al suo gruppo familiare.
Le borse che servivano da valige durante gli spostamenti del gruppo (Tepee Bags), le coperte in pelle di bisonte o alce fittamente ricamate a perline servivano a mostrare a chiunque la ricchezza del loro proprietario e della sua consorte.


Una mia replica di una Tepee Bag Lakota.
Il materiale usato per la borsa è pelle conciata al vegetale.
Per applicare le perline e realizzare il decoro era usata la tecnica definita "Lazy Stitch". L'artigiano procedeva a fissare righe parallele di perline sulla pelle secondo uno schema predefinito (Pattern).
Questa tecnica impedisce che l'ago trapassi da parte a parte la pelle stessa lasciando l'interno della borsa libero da fili o nodi per il suo utilizzo.
Il filo utilizzato era in tendine animale o in cotone incerato più volte, per renderlo resistente all'usura.
Per le mie repliche utilizzo le stesse tecniche e gli stessi materiali usati nella metà del XIX secolo dai popoli delle Pianure e del Plateau.
Tante e diverse erano le forme delle borse usate dalle 500 Nazioni. Alcune servivano a portare gli strumenti per accendere il fuoco (Strike a Light) altre erano destinate a contenere le "Medicine" personali dei singoli individui (Medicine Bag). Altre ancora erano invece portate appese alla cintura (Belt bag) per contenere oggetti da avere rapidamente sottomano, come munizioni etc.


Replica di una Belt Bag (Borsa da cintura)Blackfeet



















Cintura a pannelli (Panel belt) realizzati con perline e chiodi in ottone