Cintura Navajo, metà del 1900
L'argento arrivò nel Sud-Ovest con mezzi diversi. Uno di essi furono gli ornamenti per cavalli provenienti dal Messico e dalla Spagna, a loro volta derivanti da quelli rinascimentali e medioevali. Anche gli Indiani delle Pianure - spesso vittime di raid di cavalli - ebbero un notevole influsso sulla metallurgia Navajo. Braccialetti di filo di rame, ottone o ferro sono stati tra i primi ornamenti di metallo indossati dagli indiani del Sud-Ovest. Molti di questi oggetti raggiunsero la regione nel 1700 grazie al commercio con gli indiani delle Pianure, che li avevano acquistati a loro volta dai commercianti di pellicce francesi. L'arrivo dell' argento nel Sud-Ovest coincise anche con un periodo di cambiamenti culturali molto importanti e sebbene non sia una forma d'arte indigena, l'argento divenne presto una parte notevole nella vita dei Navajo. Atsidi Sani (il vecchio Smith), è ritenuto il primo Navajo ad aver imparato l'arte della lavorazione dell'argento, apprendendola da un fabbro messicano già nel 1853. Sotto la guida di Atsidi Sani, i Navajo cominciarono a sperimentare con questo prezioso materiale. In quel periodo si era sviluppato un nuovo stile di vita: gli uomini, un tempo guerrieri, erano diventati pastori e, nel loro tempo libero, anche argentieri. Il cosiddetto periodo classico della oreficeria Navajo (1880-1900) fu un periodo molto prospero. Appresa l'arte, gli argentieri crearono pezzi esclusivamente per il proprio personale piacere. La situazione cambiò però nel 1900, quando la ferrovia portò i turisti a Santa Fe. Tale evento fece crescere la domanda di gioielli in argento ma si inizò a realizzarli in un peso più leggero, per mantenere relativamente bassi i prezzi. Indipendentemente dal fenomeno turistico comunque l'argento per i Navajo resta a tutt'oggi un simbolo di ricchezza e prestigio.
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Silver arrived to the Southwest via several means. One was in horse gear from Mexico and Spain, derived in turn from Renaissance and medieval times. Plains Indians - often the victims of Navajo horse raids - also had an important influence on Navajo metallurgy. Wire bracelets of copper, brass, or iron were among the earliest metal ornaments worn by the Southwestern Indians. Many of them reached the region in the 1700s through trade with Plains Indians, who had acquired them from French fur traders. The advent of silver in the Southwest coincided with a crucial period of cultural change. Although not an indigenous art form, silver was soon an important part of Navajo life.
Atsidi Sani (the Old Smith), the first Navajo credited with silversmithing, learned the craft from a Mexican smith as early as 1853. Under Atsidi Sani’s guidance, the Navajo began to experiment with silver. A new lifestyle evolved: warrior men became herders and, in their free time, silversmiths. The so-called Classic Period of Navajo silversmithing (1880-1900) was a prosperous time. The art mastered, silversmiths created pieces for their own joy. This changed in the early 1900s, when the Santa Fe railroad brought tourists and demand for light-weight silver jewelry. Regardless of the continuing tourist phenomenon, silver, for the Navajo, remains a symbol of wealth and prestige.
Alcuni passaggi nella realizzazione di una mia cintura. La fibbia è una antica originale Navajo, dono di una carissima amica e maestra.
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Some steps in the construction of a belt. The buckle is an original antique Navajo, a gift from a very dear friend and Teacher.