Quando il cavallo si diffuse su larga scala in America, nel 1700, l'effetto fu immediato e drammatico. Le tribù poterono spostarsi più velocemente e cacciare il bisonte con molta più facilità. Le comunità ottennero il tempo necessario per sviluppare le loro arti e le loro filosofie. Il cavallo non ingrandì semplicemente il raggio di azione delle tribù delle Grandi Pianure, ma divenne esso stesso parte integrante di molte di quelle culture. Per questo motivo il cavallo venne celebrato nelle più svariate forme da quelle Nazioni. Per lui si preparavano maschere, ornamenti con migliaia di perline, era raffigurato in bastoni cerimoniali ed in amuleti da portare al collo, per avere sempre con se una parte di quello che era considerato il grande potere di quell'animale.
Il necklace a seguire è in uno stile storicamente diffuso fra Sioux, Cheyenne ed altri popoli delle Pianure.
Le stringhe che fanno da collana sono composte da due strisce di pelle di daino per ogni lato, lasciate in acqua, attorcigliate su loro stesse e poi fatte asciugare.
Il cavallo che fa da medaglione centrale è ricavato da un unico pezzo di pelle grezza. La pelle è stata dipinta con pigmenti minerali e colla animale. Al "medaglione" sono legati, con tendine animale, un sacchetto in daino, ricamato a perline e riempito con salvia e altre erbe, ed un anello di cuoio avvolto da perline. Pendono poi delle stringhe di perline chiuse da tre tin cones, sagomate a mano, e ciuffi di capelli.
La lunghezza totale del necklace è di circa 50 cm.